
Dalle radici, dal fusto, dalle foglie e fiori, ai semi: la canapa è una pianta dalle mille risorse!
Lungo tutto il corso della storia la canapa è stata impiegata per svariati usi: da quelli spirituali, alla produzione di corde (per reti da pesca, corde per alpinismo, attività agricole, tessuti, abbigliamento, sacchi di farina…), all’alimentazione, alla produzione di carta, per non parlare dell’aspetto terapeutico e molti altri ancora.
Usata da millenni, si parla addirittura del VII secolo a.C., la canapa ha origine nell’Asia Centrale e veniva usata per la produzione di tessuti e per uso medico.
Dal punto di vista spirituale – dal taoismo, all’induismo, al buddismo, dal vecchio testamento, all’antica religione greca, paganesimo – la pianta era utilizzata durante le celebrazioni per diversi fini. Gli esseri umani ne hanno da sempre fatto uso per trovare una risposta alle loro domande, per raggiungere stati di meditazione profonda e trovare un’illuminazione.
È soprattutto in India e Nepal che la canapa continua a svolgere un significativo ruolo religioso.
Gli indiani dicono che la pianta è stata donata agli uomini proprio da Shiva. Fra tutte le divinità Indù, Shiva è quella che viene più spesso raffigurata in apprezzamento delle proprietà della canapa.
Ecco da dove deriva il nome della gatta di Maria e Nicola!
Anna
A Katmandu, capitale del Nepal, si tiene anche un festival dedicato a Shiva dove migliaia di fedeli arrivano per partecipare all’annuale festival Shivaratri. I fedeli cantano inni e lodi a Shiva fino a notte fonda. Si dice che chi pronuncerà il suo nome con maggior devozione verrà liberato da ogni peccato.
Non solo in India e Nepal, comunque, ritroviamo riferimenti storici sull’uso della canapa. Dall’America, Africa, al continente australiano, all’Oriente più estremo, la sua coltivazione è stata massiccia per secoli. In Europa la pianta arrivò intorno al 500 d.C. grazie agli spostamenti delle tribù nomadi.
In Italia, grazie al nostro clima, fino alla seconda guerra mondiale la canapicoltura è stata il motore della nostra economia. Fino agli anni ’30 del secolo scorso, dopo la Russia, eravamo i secondi produttori al mondo per quantità e i primi per la qualità del prodotto. Era definita l’oro verde perché di tale pianta non si butta via nulla!
Doveroso è ricordare l’aspetto terapeutico di questa pianta. Per secoli la canapa è stata presente nelle farmacopee europee, come uso anestetico, antinfiammatorio, per il trattamento di emorragie, infezioni e altri disturbi. In Italia, fino all’inizio del Novecento, era del tutto normale acquistare in farmacia ‟l’estratto di canapa indiana proveniente da Calcutta e i sigaretti di canapa indiana per curare l’asma”.
Oggi la canapa trova applicazione per le patologie più disparate e i moderni metodi di ricerca scientifica hanno permesso di avvalorare molti degli usi terapeutici del passato, scoprendone di nuovi: analgesico, antinfiammatorio, stimolante dell’appetito, antiemetico, ansiolitico, antipsicotico, antiepilettico, antispasmodico, anti-insonnia, immunodepressivo, anti-diabetico, neuroprotettivo, antipsoriasi, anti-ischemico, antibatterico, antifungino, antitumorale, stimolante osseo.
Fortunatamente, oggi i suoi innumerevoli utilizzi, non solo terapeutici, vengono sempre più riconosciuti e apprezzati in ogni parte del mondo.
Venite con noi a scoprirli!
Anna & Bino