Auto elettriche? E se il futuro fosse, invece, la canapa?
Herny Ford già nel 1941 si domandò:
“Perché consumare foreste, che hanno impiegato secoli per crescere, e miniere che hanno avuto bisogno di intere ere geologiche per stabilirsi, se possiamo ottenere l’equivalente delle foreste e dei prodotti minerari dall’annuale crescita dei campi di canapa?”.
Per decenni a tale domanda non fu data risposta.
Oggi la canapa sta tornando alla ribalta e note case automobilistiche – come Porsche, Bmw, Canadian Motive Industries, Renew Sport car (solo per nominarne alcune) – hanno deciso di seguire l’esempio di Henry Ford e produrre auto ecologiche più leggere e resistenti.
L’auto che Henry Ford ideò nel 1937 era fatta di fibre naturali (soia e canapa) e alimentata da etanolo derivato dalla canapa: la sua famosa Hemp Body Car.
Vi sono immagini del passato che ritraggono il signor Ford scagliarsi con forza con una mazza da baseball contro la sua auto dimostrando come la scocca attutisse ogni suo colpo lasciando tutti i presenti a bocca aperta.
Purtroppo, la sua Hemp Body Car rimase solo un prototipo e, pertanto, non venne immessa sul mercato per alcuni motivi che vi spiegheremo nella prossima vignetta della storia dei nostri amici cannabinoidi.
Vi mettiamo, comunque, una pulce nell’orecchio…
Come anticipato sopra, dalla canapa, attraverso processi di pirolisi o fermentazione, è possibile ottenere l’etanolo ovvero carburante raffinato dai semi della pianta stessa, una sorta di biodiesel di origine naturale.
Agli inizi del secolo scorso Ford rilasciò al New York Times la seguente dichiarazione: “Il carburante del futuro sta per venire dal frutto, dalla strada o dalle mele, dalle erbacce, dalla segatura, insomma, da quasi tutto. C’è combustibile in ogni materia vegetale che può essere fermentata e garantire alimentazione. C’è abbastanza alcool nel rendimento di un anno di un campo di patate utile per guidare le macchine necessarie per coltivare i campi per un centinaio di anni “.
L’etanolo rappresenta, quindi, un’alternativa al petrolio, ovvero agli odierni gasoli, nafte e derivati altamente inquinanti.
Bino tu pensi che l’iniziativa di Henry Ford possa finalmente trovare ai giorni nostri una reale concretizzazione?
Anna
Certo, leggevo da Wikipedia che: Il Brasile è il paese dove più si fa uso di bioetanolo per autotrazione con il Motore Flex prodotto dalla FIAT e dove esistono le più grandi centrali di raffinazione di canna da zucchero, da cui si ottiene. La Svezia è la nazione europea dove più si sta sviluppando il mercato del bioetanolo.
Bino
Henry Ford già alla sua epoca aveva visto molto lontano.
Innegabilmente, anche nel nostro bel paese, la crisi petrolifera e i conseguenti aumenti di costi stanno oggi rendendo urgente la spinta verso approcci sempre più green per alternative sostenibili ed ecologiche.
E la canapa lo è.
Le risorse che la natura ci offre, con materiali impiegabili sia per la produzione di carrozzeria che per la stessa alimentazione, è doveroso che siano alla base delle scelte politiche per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2.
E con questi buoni propositi, i nostri amici cannabinoidi Anna & Bino si promettono amore per sempre scambiandosi promesse di un futuro verde di speranza.